Circolare n. 12480 del 26 marzo 1966 della Direzione
Generale Edilizia Statale e Sovvenzionata)


NORME E COEFFICIENTI RIDUTTORI PER LA RIPARTIZIONE
DELLA SPESA DEL COSTO DI COSTRUZIONE FRA
I SINGOLI SOCI DI COOPERATIVE EDILIZIE



 

Coefficiente di destinazione 

-    servizi (cucina, bagno, latrina ripostiglio)      ............................... 0,90
-    corridoio, disimpegni            .............                                          0,80
-    logge racchiuse da tre pareti              ....                                 0,50 - 0,35
-    cantine e soffitte (di sgombero)                                               0,45 - 0,30
-    balconi coperti         .....................                                              0,30
-    balconi scoperti          ....................                                            0,25
-    terrazzo a livello         ...................                                             0,22
-    giardini ed aree di rispetto             ......                                    0,15 - 0,10
 

Coefficiente di piano

Per fabbricati di n piani, con ascensore: 
-    Ps - piano scantinato           ..................                                     0,75
-    pt - piano terreno         ......................                                        0,85
-    pr - piano rialzato        ......................                                         0,90
-    p1 - primo piano         ........................                                        0,95
-    da P2 a P n-2      ..............................                                        1,00
-    P n - 1       (con detrazioni eventuali)                                          1,00
-    Pn             (con detrazioni eventuali)                                          1,00
 

Detrazioni eventuali: 

-   sottoterazzo   ..........                                                                  0,03
-   sottotetto   .............                                                                   0,02
-   particolari servitù  ...                                                                   0,02
 

Per i fabbricati privi di ascensore:

fermi restando i valori stabiliti per Ps, Pt, Pr, si ritiene equo assegnare il coefficiente 1,00 a P1 mentre da P2 a Pn la riduzione deve essere proporzionale al numero dei piani fino a raggiungere il minimo di 0,90 per l'ultimo piano. Anche in questo caso valgono le detrazioni suaccennate. 

Coefficiente di orientamento

La variazione deve essere continua lungo tutto l'arco N-E-S-O pur non essendo proporzionali all'angolo di rotazione: 
- quadrante SE-SO             ......................                                1,00 - 0,97 
- quadrante NE-SE              .....................                                0,97 - 0,90 
- quadrante NO-SO              .....................                                 idem 
- per ambienti senza finestra, 
   interni agli alloggi      ..........................                                      0,75 

Coefficiente di prospetto o facciata

- su giardini, vedute panoramiche, strade   .................................1,00 - 0,95
- su zone di rispetto          ....................                                     0,90 - 0,85 
- su cortili      .................................                                             0,85
- su chiostrine         ...........................                                          0,80 
- locali senza finestre e scantinati             ...                                  0,75

Coefficiente di luminosità

In relazione al rapporto tra superficie delle finestre (Sf) e superficie degli ambienti (Su): 
Indicando con K =   Sf   detto rapporto: 
                              Su

-   per K = 1/6   o maggiore ...       = 1,000
-   per K = 1/7   o maggiore ..        = 0,965 
-   per K = 1/8   o maggiore ..        = 0,940 
-   per K = 1/9   o maggiore ..        = 0,920 
-   per K = 1/10 o maggiore ..        = 0,900
-   per spazi aperti (balconi, ecc. ). = 1,000
 

Coefficiente di funzionalità globale dell'alloggio

Qualora si verifichino anomalie fra percentuale di superficie utile di stanze e percentuale di superficie di disimpegni, nonché differenze di criteri distributivi tali da determinare gradi diversi di funzionalità, è necessario introdurre uno specifico coefficiente di funzionalità globale dell'appartamento da valutarsi dal collaudatore entro limiti comparativi compresi tra 1,00 e 0,90 da applicarsi alla sommatoria delle superfici verticali di tutti gli ambienti costituenti l'alloggio in base agli altri coefficienti caratteristici. 

Coefficiente di volume

Nella particolare situazione che può, sia pure eccezionalmente, presentarsi allorché il divario tra le altezze nette nei piani superi il valore di 5 cm, più che ricorrere al calcolo dei volumi, è opportuno introdurre un coefficiente di volume i cui valori siano proporzionali ai rapporti tra le altezze minori e quella massima dei vari piani; coefficiente, quindi, riduttore da applicare alle superfici dei soli ambienti o vani propriamente detti. 

Avvertenze

a) Le opere ritenute non necessarie ed aventi carattere di lusso debbono essere escluse per intero dal contributo e dal mutuo; 
b) le opere necessarie ma eseguite con criteri di lusso devono essere escluse dal contributo e dal mutuo per la differenza tra il loro importo e quello delle opere ordinarie corrispondenti; 
e) le opere ammissibili al contributo e al mutuo ma differenti da quelle della generalità dei soci debbono essere addebitate direttamente ai rispettivi soci prima di stabilire il riparto. 
Qualora si tratti di più edifici costruiti dalla stessa Cooperativa in uno stesso appezzamento di terreno ed in esecuzione di un unico programma costruttivo, la spesa da ripartire è quella complessiva come se detti edifici costituiscano un unico fabbricato (senza cioè, far gravare soltanto su di un gruppo di soci le eventuali maggiori opere sostenute, necessariamente, per fondazioni o sistemazioni speciali del loro edificio). 


Per i MILLESIMI DEL RISCALDAMENTO 
CENTRALIZZATO si usano vari sistemi:

- il primo, quello prescritto dalla legge, era basato sulla proporzionalità delle superfici radianti (sistema ora sostituito da quello della resa termica degli stessi);
- il secondo è basato sul rapporto tra i pavimenti, o la cubatura, dei locali riscaldati; 
- il terzo è basato sulla suddivisione calcolata parte sulla superficie radiante e parte sulla cubatura dei locali riscaldati;
- il quarto (il migliore) è a contatore. 
- Qualunque sistema si adotti va stabilito sul Regolamento di Condominio e non può essere variato senza la deliberazione all'unanimità dei condomini (Cass. 1216/1260), come pure, se il regolamento di condominio lo dispone, nessun condominio può distaccarsi (con impianto autonomo) dall'impianto centralizzato dell'edificio. 
Salvo per i nuovi edifici, per i quali è possibile stabilire la resa termica, il sistema da noi adottato per il calcolo dei millesimi dei riscaldamento, è quello basato sulla proporzionalità delle superfici radianti (metri quadrati dei corpi scaldanti) con i seguenti criteri: 
1) Da depliants che riportano i due valori (resa termica - superficie) e per interpolazione da altri depliants, abbiamo rilevato che la resa termica per i radiatori in ghisa è di 450 Kcal/h per mq., per quelli in acciaio è di 400 Kcalh per mq. e, per quelli in alluminio è di Kcal/h 350 per mq. Abbiamo allora introdotto un fattore di adeguamento uguale ad 1 per la ghisa, 0,90 per l'acciaio e 0,80 per l'alluminio. 
2) Ove possibile, alleghiamo le copie fotostatiche dei depliants dei corpi scaldanti (ne disponiamo di un notevole numero: da quelli antichi in ghisa ornati con scaldavivande della Ideal- Standard a quelli moderni in alluminio deli C.I.R.A.), altrimenti procediamo per interpolazione di depliants di radiatori simili. 
3) Fotografiamo i radiatori di cui non conosciamo la marca (meglio una fotografia che un nuovo sopralluogo). 
4) Onde evitare contestazioni, prima di procedere nel calcolo dei millesimi, facciamo firmare, ai singoli condomini, un foglio con l'elenco dei corpi scaldanti, la loro composizione e le relative dimensioni.