1) newsletter del 17 luglio 2010 (2 File)
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1° File Introduzione al servizio "newsletter for you" La conoscenza delle normative di base che regolano la vita condominiale, la costruzione delle delibere assembleari, gli interventi necessari da porsi in essere in conformità delle normative vigenti e di quelle che via via verranno emanate, le verifiche da fare effettuare nell’ambito delle attività presenti negli edifici condominiali, l’invio delle disposizioni normative già in essere e di quelle nuove, gli approfondimenti su argomenti condominiali di rilevanza interna ed esterna e su quelli richiesti, la risoluzione dei problemi condominiali tecnici e giuridici in aderenza alla regola dell’arte tecnica ed alla giurisprudenza della Cassazione, la trasmissione di disposizioni varie interessanti la vita di tutti i giorni, è tutto quello che vuole essere il servizio " newsletter for you" che lo studio Chiaperotti con la sua ultraquarantennale esperienza sul campo vuole offrire gratuitamente ai suoi clienti sia che essi siano condomini di stabili dallo stesso amministrati, o che siano Imprese, professionisti tecnici e legali suoi clienti o persone esercenti altre attività che vogliano essere comunque iscritti nella "newsletter for you list".Lo scopo del servizio è quello di diffondere una cultura condominiale basata più sull’apprendimento e conoscenza delle cose che sui sentito dire con i quali molte volte si approcciano i problemi che sorgono durante lo svolgimento delle assemblee condominiali sia a livello procedurale e sia a livello tecnico. Naturalmente, i destinatari del servizio dovranno accettare che il loro indirizzo e-mail venga cumulato, se condòmini con quello degli altri condòmini dello stesso stabile, o se Imprese e professionisti con quello di altre Imprese e professionisti e così via per i vari settori. Detta accettazione, necessaria per fruire del servizio, dovrà essere manifestata con un semplice "SI ACCETTO" in riscontro all’invio della presente nota.Roma 17/07/2010 Distinti saluti PAOLO CHIAPEROTTI
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2° File 1°) Argomento propedeutico è quello della necessaria professionalità dell’amministratore moderno di condomini. Premesso che per amministrare un condominio, in genere la Legge nulla prescrive circa una qualche abilitazione professionale necessaria, malgrado le diverse iniziative poste in opera da varie organizzazioni private per regolare la materia fino ad oggi senza alcun risultato, e che quindi teoricamente chiunque può svolgere tale funzione, si deve riconoscere comunque che: - oggi il condominio è la forma più diffusa del modo di abitare, si pensi che circa l’80% degli italiani è proprietario della casa di abitazione, percentuale impensabile fino agli anni ’50 del secolo scorso;- nel passato l’amministratore di condominio era, di solito, un condomino diligente, qualche volta un pensionato, che si limitava a raccogliere le quote dei condomini per pagare le fatture delle utenze condominiali, il salario del portiere o le fatture delle Ditte di pulizie e sporadicamente a saldare i lavori di manutenzione dello stabile, la cui capacità professionale poteva essere scarsa o inesistente, essendo quasi nulla la materia del contendere condominiale, vista anche la parva spesa a carico dei singoli partecipanti al condominio. La via seguita nelle assemblee era quella di rimandare le decisioni a posteriori per sentire un esperto esterno; - oggi invece, le spese ordinarie sono assai maggiori che in passato, viste le prescrizioni delle numerose normative emanate con il passare degli anni, che disciplinano i rapporti all’interno del condominio e di quelle fiscali che attengono ai rapporti con l’esterno ed anche per l’aumento indiscriminato del costo della vita e quindi degli interventi di manutenzione degli edifici condominiali; - la litigiosità all’interno dei condomini, anch’essa aumentata in proporzione, è fonte di continue controversie giudiziarie che in gran parte derivano, dalla noncuranza e/o inesattezza con cui vengono redatti i verbali, dalle decisioni adottate con le maggioranze sbagliate per mera ignoranza delle norme e spesso dalla protervia con cui alcuni condomini in buona fede cercano e pretendono d’influenzare la maggioranza dei condomini con il risultato che i deliberati che ne derivano divengono fonte di guai per la vita condominiale. Da quanto precede si evince che l’amministratore moderno deve essere una persona che conosca sia gli aspetti giuridici del condominio che quelli tecnici relativi agli interventi che normalmente debbono essere effettuati al suo interno e che sappia troncare sul nascere quelle distorsioni della vita condominiale che poste in essere all’interno di un’assemblea condominiale possono far sorgere a breve liti giudiziarie a scapito della maggioranza dei condomini.
Roma 17/07/2010 Distinti saluti PAOLO CHIAPEROTTI
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